SALUTE MENTALE IN LOMBARDIA: E’ TEMPO DI CAMBIARE!

La Campagna per la Salute Mentale lancia una mobilitazione per “un grande cambiamento”. La lettera appello del presidente Don Colmegna e le proposte concrete.

CampagnaSaluteMentaleLe proposte della Campagna per la Salute Mentale.

Nel 2013, dopo una analisi approfondita sullo stato dei Servizi psichiatrici in Lombardia, la Campagna Salute Mentale, associazione che comprende enti di Famigliari, Terzo settore, Organizzazioni Sindacali, elaborò un documento dal titolo “Non c’è salute senza salute mentale”. Presentato ai candidati alle elezioni regionali del 2013 è stato, dopo le elezioni, oggetto di iniziative pubbliche e incontri con gli Assessori alla Sanità e alla Famiglia, con la Commissione Sanità del Consiglio Regionale per un confronto sui temi in esso richiamati.

L’analisi delle Regole 2014, DGR n. 1185, avente per oggetto “Determinazione in ordine alla gestione del Servizio socio sanitario regionale per l ‘esercizio 2014”, sembra recepire alcuni contenuti del nostro documento 2013, tra cui:

– il passaggio, nel sistema di remunerazione della presa in cura, dal pagamento per prestazioni (degli operatori) alla tariffa di responsabilità per il Progetto Terapeutico Individuale (PTI) condiviso dalla persona, (budget di salute per ciascun progetto);

– la collaborazione dei Centri Psico Sociali (CPS) con i SERT, con i Servizi Disabili, con la Neuropsichiatria Infantile e con i Servizi Sociali Comunali;

– la riconversione della spesa dai costosi ricoveri verso forme di Residenzialità Leggera e/o modelli innovativi di integrazione socio sanitaria.

NELLA DELIBERA 1185 NON VENGONO PERO’ EVIDENZIATE CRITICITA’ OGGI PRESENTI E CHE CONDIZIONANO PESANTEMENTE UNA CORRETTA PRASSI DI PROMOZIONE E DI TUTELA DELLA SALUTE MENTALE

I punti su cui richiediamo risposte urgenti sono:

1- Prevenzione: promuovere attività di prevenzione primaria e potenziare la neuropsichiatria infantile con l’accompagnamento di percorsi formativi e di sensibilizzazione.

2- Potenziamento organici nei Centri Psico Sociali ed estensione orari di apertura: potenziare gli organici per estendere gli orari d’apertura giomaliera almeno fino alle ore 20 e il sabato mattino. Condizione indispensabile, questa, per garantire le visite tempestive nel Servizio o al domicilio, per evitare l’eccessivo ricorso ai Trattamenti Sanitari Obbligatori (TSO) e alle contenzioni nei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura (SPDC). Per creare le condizioni per accogliere le persone dimissibili dagli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG) e dal Carcere favorendone l’integrazione sociale. Per rimodulare il progetto regionale per il superamento degli OPG.

3- Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura: il superamento delle carenze di personale va necessariamente accompagnato da una riorganizzazione del Servizio e dall’avvio di una formazione per gli operatori alla pratica del “no restraint” limitando il ricorso alla contenzione. La presenza degli ESP, Esperti in Supporto tra Pari, è in questo senso preziosa.

4- Casi complessi tra sanitario e socio assistenziale: la presa in carico multidisciplinare deve consentire, anche in deroga alla normale gestione, l’avvio di sperimentazioni con progetti individuali “ad hoc” che tengano conto dei bisogni complessi della persona;

5- Progetti Innovativi Regionali (PIR): estendere a livello regionale delle buone pratiche di accompagnamento e inclusione sociale attuando “modelli innovativi a forte integrazione socio sanitaria” (psichiatria di comunità) in collaborazione con le Associazioni e la rete sociale, allo scopo di diminuire le recidive e i gravosi invii in Residenze protette.

6- Utenti e Familiari: dare loro sostegno e integrare il loro contributo esperienziale degli utenti e dei familiari in attuazione del principio di sussidiarietà, anche all’intemo di altri Servizi psichiatrici;

7- Riabilitazione:

Centri Diurni: promuovere il loro utilizzo quali luoghi non solo assistenziali ma anche di attività e iniziative di ri-abilitazione e re-inclusione sociale, in assonanza ai desideri e attitudini degli interessati e alle opportunità offerte dal territorio, anche in ambito lavoro;

Housing sociale: promuovere Residenzialità Leggere ad altre forme di abitare condiviso; sostegno ai progetti orientati all’inclusione sociale, attraverso forme di partnership/collaborazione con le Associazioni.

Si ritiene necessario che le attività di ricovero ospedaliero e le attività residenziali ad alta protezione non possono in nessun caso superare in totale il 50% del bilancio del Dipartimento;

Inserimento Lavorativo: le persone con disagio psichico rappresentano l’anello debole nell’inserimento lavorativo, anche a causa del ricorso esclusivo all’assunzione nominativa che penalizza i portatori di disabilità psichica. La questione riveste particolare importanza anche alla luce della sentenza di condanna dell’Italia da parte della Corte di Giustizia Europea, che, stabilisce che il nostro Paese non ha applicato in modo completo i principi europei in materia di diritto al lavoro per le persone con disabilità.

Occorre, inoltre, creare sinergie tra i Centri Psico-Sociali, le Unità Operative Inserimento Lavorativo (SIL/NIL … ) e il mondo del lavoro per facilitare l’incontro tra l’offerta di lavoro e il futuro lavoratore, favorendone l’integrazione professionale e il necessario accompagnamento.

8- Anziani: va rivista la decisione assunta dalla Regione Lombardia di far uscire dal circuito dei Servizi di Salute Mentale le persone al di sopra dei 65 anni. Il loro inserimento nelle RSA comporta il passaggio dal sistema sanitario a quello sociale con pesanti ripercussioni sulle loro condizioni di salute e gravi ricadute economiche sulle famiglie.

9- Formazione: aggiornamento e formazione continua degli operatori e accompagnamento dei famigliari alla fruizione ottimale dei voucher.

LA SCADENZA DEL PIANO REGIONALE PER LA SALUTE MENTALE E I NUOVI INDIRIZZI DELINEATI DALLE “REGOLE 2014” RENDONO URGENTE L’ELABORAZIONE DI UN NUOVO PIANO REGIONALE SULLA SALUTE MENTALE CHE CONTEMPLI IL CONTRIBUTO DI TUTTI I SOGGETTI COINVOLTI SUL TEMA DELLA SOFFERENZA MENTALE.

SU TUTTO QUESTO INTENDIAMO, COLLABORANDO CON LE REALTA’ SOCIALI E RENDENDO PROTAGONISTI I CITTADINI LOMBARDI, PROMUOVERE INIZIATIVE PUBBLICHE AL FINE DI

RICHIAMARNE L’ATTENZIONE, PER GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DEI SERVIZI E IL PIENO DIRITTO DI CITTADINANZA ALLE PERSONE CHE VIVONO UNA CONDIZIONE DI SOFFERENZA PSICHICA… PERCHÉ NON C’E’ SALUTE SENZA SALUTE MENTALE!

Milano, 25 marzo 2014

CAMPAGNA PER LA SALUTE MENTALE

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CONVEGNO sulla salute mentale l’8/11/2013 a Esine

in collaborazione con:

VENERDI’ 8 NOVEMBRE 2013, dalle ore 18.00 alle ore 21.30, presso la sala riunioni dell’ospedale di Esine si terrà:

SALUTE MENTALE: FAMIGLIARI “ESPERTI” PER ESPERIENZA

Convegno di presentazione del progetto “Il reparto di psichiatria apre le porte ai famigliari”, con la partecipazione di:
– Aristide Peli – Assessore “famiglia e attività socio-assistenziali” della Provincia di Brescia;
– Rappresentanti dell’ASL e delle Autorità locali;
– Associazioni provenienti da diverse parti d’Italia;
– Associazioni del territorio che si occupano di salute mentale.

A seguire buffet per tutti i partecipanti.

Rivolgiamo un particolare invito a partecipare a tutti coloro che sono interessati a svolgere volontariato per la salute mentale in Valle Camonica.

INFORMAZIONI: Valentina 340.1380693 – Andrea 348.7716929
http://lasalutementale.myblog.itsalutementale@sociale.voli.bs.it

Clicca qui per vedere la locandina dell’evento

OPEN DAY DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE

938410327.jpgOPEN DAY ALL’OSPEDALE DI ESINE PER I DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE

Il 10 ottobre 2013, in occasione della Giornata mondiale sulla salute mentale, si terrà la prima edizione dell’iniziativa Ospedali a Porte Aperte.
promossa dall’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (O.N.Da,) insieme alla Società Italiana di Psichiatria (SIP), dedicata alle donne che soffrono di disturbi mentali, neurologici o del comportamento.
 
L’INIZIATIVA
All’ Open Day (di cui si allega la Locandina promozionale) aderiranno gli ospedali italiani che fanno parte del Network Bollini Rosa, i quali offriranno servizi gratuiti clinicodiagnostici e informativi, volti in particolare alla popolazione femminile (visite, counselling, info point e distribuzione materiale informativo). Obiettivo è quello di sensibilizzare la popolazione nei confronti di un tema, come quello dei disturbi mentali femminili, che rappresenta uno dei più gravi problemi di salute pubblica.
Ad Esine la giornata sarà strutturata in due momenti diversi: al mattino alcuni studenti delle scuole secondarie di II^ grado visiteranno il Centro per i Disturbi dell’alimentazione, dove parteciperanno a degli incontri informativi con lo Staff del Centro; verrà inoltre distribuito un opuscolo promozionale (in allegato).
Nel pomeriggio sarà invece disponibile un servizio di colloqui gratuiti con gli psicologi.
Sarà possibile prenotare una consulenza telefonando al numero 0364 – 369.575 nei giorni 7-8-9 ottobre, dalle ore 12.00 alle ore 14.00.


IL CENTRO PER I DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE
Il Centro per i Disturbi dell’Alimentazione fa parte del Dipartimento di salute Mentale – Unità Operativa di Psichiatria, guidato dal Dr Vincenzo Zindato. I nuovi ambulatori si trovano all’interno dell’Ospedale di Esine, accanto ai poliambulatori al primo piano.
Il Centro offre un servizio ambulatoriale per il trattamento dei disturbi dell’alimentazione e svolge un servizio di diagnosi, cura e riabilitazione delle persone con questa tipologia di problema. Dopo una prima fase di valutazione, l’équipe multidisciplinare, composta da medico psichiatra, psicologo e nutrizionista, programma un trattamento personalizzato per affrontare il disturbo dell’alimentazione.
A breve sarà inoltre attivato un Ambulatorio Intensivo che permetterà ad alcune pazienti bulimiche di pranzare insieme in Ospedale, in modo che l’assunzione dei pasti venga monitorata e assistita dagli operatori.


O.N.Da E IL NETWORK BOLLINI ROSA
L’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (O.N.Da) ha ideato un programma di segnalazione degli Ospedali basato sul loro livello di “women friendship”, cioè sul grado di attenzione posta non solo nei confronti dei campi della medicina dedicati alle patologie femminili, ma anche verso le esigenze specifiche delle donne ricoverate.
Il Programma Bollini Rosa è volto a identificare delle realtà clinico e/o scientifiche fortemente all’avanguardia nel panorama sanitario italiano, al fine di facilitare la scelta del luogo di cura da parte delle donne e premiare le strutture che possiedono caratteristiche a misura di donna. Alle strutture ospedaliere che possiedono i requisiti identificati all’Osservatorio vengono assegnati dei Bollini Rosa che attestano il loro impegno nei
confronti delle malattie femminili.
All’Ospedale di Esine è stato assegnato 1 bollino rosa.
All’iniziativa aderirà anche l’Ospedale di Esine, dove sarà possibile visitare il nuovo Centro per i Disturbi dell’alimentazione, guidato dalla Dr.ssa Giacinta Pini.

Fonte dell’articolo: A.S.L. Vallecamonica-Sebino

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LA “RETE” DEI GRUPPI DI AUTO AIUTO IN VALLECAMONICA

logo gruppo ama La Fenicell Comune di Pian Camuno e il gruppo “La Fenice”(rete di gruppi auto-aiuto), operante nel campo delle dipendenze da sostanze e da gioco, del disagio mentale e della depressione, invita i gruppi di Auto-Aiuto della Valcamonica operanti in questi campi, a presentarsi alla popolazione mediante incontri di Pubblica Informazione che si terranno presso l’Oratorio di Pian Camuno (BS), alle ore 20, nelle seguenti date:

– Giovedi 16 maggio: Presentazione del Gruppo la Fenice Gruppi di Auto-Aiuto Narcotici Anonimi e familiari (Tossicodipendenza)

– Giovedi 23 maggio: Presentazione “Dalla Casa del tempo perduto” Lettera da una Casa di Riposo” di Anna M. Zanchetta – prefazione di Ivano Gaioni

– Giovedi 30 maggio: Gruppi di Auto-Aiuto Alcolisti Anonimi e familiari (Alcolismo)

– Giovedi 06 giugno: Gruppi di Auto-Aiuto Giocatori Anonimi (Gioco compulsivo)

– Giovedi 13 giugno: Gruppo di Auto Aiuto – Assocíazione “Percorsi di Luce” con persone che soffrono di depressione e malattie dell’anima.

Seguirà presentazione del libro di Almici Chiara: “Come un libro aperto!!”

Per info contattare “LA FENICE” di Darfo Boario Terme, Via Polline, 23. Tel. 0364534823.

LIBRI IN CONSULTAZIONE: QUALI SONO E COME FARE A RICHIEDERLI

Raccolta libri immagine galleriaL’Associazione Alleanza per la salute mentale di Vallecamonica di Bienno mette a disposizione degli utenti la propria raccolta di libri, inerenti le problematiche del disagio mentale.

Tutti i libri disponibili sono elencati nell’apposita raccolta pubblicata sul blog a questo link:
quali sono e come fare a richiederli?
e per ciascun libro sono stati inseriti il titolo, l’autore, l’editore e la descrizione. 

Per poter richiedere un libro in consultazione è necessario inviare una mail all’indirizzo lasalutememtale@gmail.com, indicando il proprio nome, cognome, indirizzo e recapito telefonico.

Il libro potrà essere ritirato, previo accordo telefonico, il lunedì, il mercoledì ed il venerdì mattina o pomeriggio, presso la sede della cooperativa Arcobaleno, previo pagamento della cauzione di euro 10,00, che sarà restituita al momento della riconsegna del libro. In caso contrario la cauzione versata sarà trattenuta a titolo di rimborso. In casi particolari da concordare il libro potrà anche essere spedito presso il proprio domicilio.E’ consentito richiedere massimo 2 libri per volta, che potranno essere trattenuti per un tempo massimo di 30 giorni.

I libri sono altresì disponibili per la consultazione presso la sede dell’associazione Alleanza per la salute mentale di Vallecamonica, sita a  Bienno – Piazza Liberazione, 1 con modalità da concordare.

Per maggiori informazioni è possibile scrivere a lasalutementale@gmail.com

SE VUOI PUOI: CAMPAGNA DI RICERCA VOLONTARI PER LA SALUTE MENTALE NELLA PROVINCIA DI BERGAMO

logo se vuoi puoiDESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO

Il progetto prevede:

• L’avvio di una campagna di sensibilizzazione-reclutamento a livello provinciale di nuovi volontari disponibili a svolgere la loro attività nell’ambito della salute mentale.
• In conseguenza delle risposte, in termini di interesse e disponibilità (elevata “redemption” della campagna di Marketing Sociale) a partecipare alle azioni previste dal progetto, l’individuazione di un “territorio vergine” nel quale avviare una mappatura dei bisogni ed un eventuale primo intervento, di stampo promozionale, di presa di contatto con gli stakeholders.
• L’avvio di un percorso formativo specifico rivolto ai nuovi volontari individuati attraverso la campagna di reclutamento e ai vecchi volontari disponibili delle associazioni aderenti, suddiviso in due parti:
– 3/4 incontri formativi/informativi sul ruolo del volontario e sul tema della salute mentale rivolti principalmente ai nuovi volontari.
– 6 incontri formativi laboratoriali sul tema del volontario come attivatore di reti territoriali di sostegno a soggetti con disagio psichico in situazione di solitudine e isolamento sociale. Le due fasi della formazione saranno gestite da formatori qualificati, esperti nel settore. Il ciclo formativo verrà organizzato in due edizioni in sedi territoriali vicine al luogo di residenza dei volontari che vi parteciperanno.
•  L’avvio delle sperimentazioni territoriali del lavoro sulle micro-reti all’interno dei territori sedi della sperimentazione. In questa fase sarà necessario raccordarsi con i servizi sociali territoriali e i CPS di pertinenza per ricevere la segnalazione e le informazioni correlate ai possibili destinatari dell’intervento. Per ciascuno dei soggetti destinatari dell’intervento si prevede la definizione di un programma di intervento individualizzato che vede coinvolti i volontari e il coordinatore del progetto con una funzione specifica di case management orientato alla individuazione, valorizzazione e gestione della micro-rete territoriale di supporto.

OBIETTIVO GENERALE

Il progetto si propone di:

• Migliorare la qualità della vita di persone con disagio psichico, residenti nel territorio, rimaste parzialmente in carico ai servizi, aiutandole a ricostruire un tessuto sociale di relazioni, attraverso l’azione qualificata dei volontari, in un’area di 3-4 distretti sanitari della Provincia di Bergamo.
• Contrastare lo stigma e il pregiudizio nei confronti dei portatori di disagio psichico attraverso la sensibilizzazione/informazione/formazione sul territorio.
• Unire le forze delle Associazioni impegnate sul tema della salute mentale potenziandone l’azione e la rappresentatività.


INFO

sito internet: www.sevuoipuoi.org
e-mail: info@sevuoipuoi.org
tel. 328.5762601

Si allega il volantino del progetto

PROGETTO PER DARE ACCOGLIENZA, SUPPORTO E INFORMAZIONI AI PARENTI DEI DEGENTI IN PSICHIATRIA

Martedì sera 8 gennaio 2013 a Bienno si è svolto il primo incontro per la presentazione della proposta di attivare nel corso del 2013 un progetto da tempo auspicato e desiderato dalla ns. associazione:  fornire adeguata accoglienza, supporto e informazioni ai parenti delle persone che soffrono di disagio mentale che vengono ricoverati nel parto di psichiatria all’ospedale di Esine.

Durante l’incontro la dott.sa Silvia Clementi ha spiegato in maniera molto chiara ed esaustiva ai presenti i dettagli dell’iniziativa e le possibili modalità per organizzare ed attuare le varie attività.

Per dare corpo e anima all’iniziativa è fondamentale poter contare su un discreto numero di volontari che possa garantire, a turni organizzati, la propria presenza presso l’ospedale nei giorni e negli orari che saranno prossimamente concordati con il primario dott. Zindato.

Per cercare di costituire un primo gruppo di volontari si è deciso di organizzare un altro incontro informativo il giorno MERCOLEDI’ 20 FEBBRAIO 2013, alle ore 20.30  presso la sala riunioni della biblioteca civica di Bienno. L’incontro è libero, gratuito e aperto a tutti. Si allega un semplice volantino da stampare e consegnare a coloro che ritenete possano essere interessati.

Vi aspettiamo fiduciosi.