ASSOLO – Associazione per l’Assistenza ai Disturbi Specifici dell’Apprendimento – Bisogni Educativi Speciali

Logo-Assolo

DESCRIZIONE

Le Finalità dell’associazione sono:

  • promuove attività quali DOPOSCUOLA per bambini e ragazzi, corsi di informatica specifici per DSA, corsi di lingua straniera a vari livelli, incontri di sostegno e consulenza per le famiglie;
  • favorisce attività socio-culturali quali opportunità di riflessione e confronto e favorisce momenti di aggregazione e socializzazione sia fra genitori, sia fra ragazzi con DSA;
  • offre attività di cooperazione e sostegno alle famiglie nel relazionarsi con le problematiche inerenti i DSA;
  • promuove iniziative rispondenti alle esigenza dell’utenza (raccogliendo suggerimenti provenienti sia dalle famiglie che dagli specialisti)
  • organizza corsi di formazione per insegnanti.

L’associazione potrà dare la sua collaborazione ad altri enti per lo sviluppo di iniziative che si inquadrino nei suoi fini.

ASSOLO si avvale oltre che di personale volontario anche di personale qualificato (insegnanti sensibili e formati relativamente ai Disturbi Specifici dell’Apprendimento, psicologi e neuropsicologi, logopedisti, neuropsichiatri….).

SEDE e DATI FISCALI
Viale Caduti, 18 – 25040 Berzo Inferiore (BS)
c.f.:03484630987

CONTATTI
Tel. 347.3591197
Indirizzo di posta elettronica: salutementale@sociale.voli.bs.it 
Sito internet: www.assolodsavallecamonica.it

 

Ultimo aggiornamento: 08/10/2015

DAL 16 APRILE E’ ATTIVO IL NUOVO CENTRO DI SALUTE MENTALE A ESINE

Dopo oltre 6 anni dall’avvio dell’iter per il reperimento delle risorse economiche necessarie per la realizzazione dell’opera, con l’arrivo della Santa Pasqua 2014 è finalmente arrivata anche l’apertura del nuovo centro di salute mentale presso l’ospedale di Esine.

Come concordato con il Direttore generale dell’ASL camuna in un recente incontro svoltosi a Esine, la settimana prima di Pasqua, l’inaugurazione ufficiale sarà effettuata o prima dell’estate oppure appena dopo, quando tutti i servizi offerti dalla nuova struttura sanitaria saranno attivi.

In anteprima si pubblicano alcune fotografie dell’esterno e dell’interno della struttura che, lo ricordiamo, ospita i servizi del CPS, del CRA e della neuropsichiatria infantile.

In attesa della realizzazione della nuova strada comunale che passa nella parte retrostante l’ospedale di Esine, l’accesso alla struttura, dotata di ampio parcheggio, è raggiungibile imboccando il passaggio posto a sinistra della portineria dell’ospedale e percorrendo la strada che conduce ai parcheggi del personale dipendente, sino appunto alla nuova palazzina.

Si evidenzia che con il budget residuale della realizzazione della struttura si stà cercando di ottenere la conferma della realizzazione di una sala polifunzionale, funzionale alla nuova struttura, nello spiazzo ivi adiacente.

Siamo certi che la pubblicazione di questa notizia sarebbe fonte di grande gioia per il compianto Presidente dell’Alleanza Alberto Bonazzi, che negli anni scorsi e sino alla sua scomparsa ha sempre perorato l’importanza della realizzazione e dell’apertura della nuova infrastruttura. Un grande grazie ad Alberto Bonazzi.

SALUTE MENTALE IN LOMBARDIA: E’ TEMPO DI CAMBIARE!

La Campagna per la Salute Mentale lancia una mobilitazione per “un grande cambiamento”. La lettera appello del presidente Don Colmegna e le proposte concrete.

CampagnaSaluteMentaleLe proposte della Campagna per la Salute Mentale.

Nel 2013, dopo una analisi approfondita sullo stato dei Servizi psichiatrici in Lombardia, la Campagna Salute Mentale, associazione che comprende enti di Famigliari, Terzo settore, Organizzazioni Sindacali, elaborò un documento dal titolo “Non c’è salute senza salute mentale”. Presentato ai candidati alle elezioni regionali del 2013 è stato, dopo le elezioni, oggetto di iniziative pubbliche e incontri con gli Assessori alla Sanità e alla Famiglia, con la Commissione Sanità del Consiglio Regionale per un confronto sui temi in esso richiamati.

L’analisi delle Regole 2014, DGR n. 1185, avente per oggetto “Determinazione in ordine alla gestione del Servizio socio sanitario regionale per l ‘esercizio 2014”, sembra recepire alcuni contenuti del nostro documento 2013, tra cui:

– il passaggio, nel sistema di remunerazione della presa in cura, dal pagamento per prestazioni (degli operatori) alla tariffa di responsabilità per il Progetto Terapeutico Individuale (PTI) condiviso dalla persona, (budget di salute per ciascun progetto);

– la collaborazione dei Centri Psico Sociali (CPS) con i SERT, con i Servizi Disabili, con la Neuropsichiatria Infantile e con i Servizi Sociali Comunali;

– la riconversione della spesa dai costosi ricoveri verso forme di Residenzialità Leggera e/o modelli innovativi di integrazione socio sanitaria.

NELLA DELIBERA 1185 NON VENGONO PERO’ EVIDENZIATE CRITICITA’ OGGI PRESENTI E CHE CONDIZIONANO PESANTEMENTE UNA CORRETTA PRASSI DI PROMOZIONE E DI TUTELA DELLA SALUTE MENTALE

I punti su cui richiediamo risposte urgenti sono:

1- Prevenzione: promuovere attività di prevenzione primaria e potenziare la neuropsichiatria infantile con l’accompagnamento di percorsi formativi e di sensibilizzazione.

2- Potenziamento organici nei Centri Psico Sociali ed estensione orari di apertura: potenziare gli organici per estendere gli orari d’apertura giomaliera almeno fino alle ore 20 e il sabato mattino. Condizione indispensabile, questa, per garantire le visite tempestive nel Servizio o al domicilio, per evitare l’eccessivo ricorso ai Trattamenti Sanitari Obbligatori (TSO) e alle contenzioni nei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura (SPDC). Per creare le condizioni per accogliere le persone dimissibili dagli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG) e dal Carcere favorendone l’integrazione sociale. Per rimodulare il progetto regionale per il superamento degli OPG.

3- Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura: il superamento delle carenze di personale va necessariamente accompagnato da una riorganizzazione del Servizio e dall’avvio di una formazione per gli operatori alla pratica del “no restraint” limitando il ricorso alla contenzione. La presenza degli ESP, Esperti in Supporto tra Pari, è in questo senso preziosa.

4- Casi complessi tra sanitario e socio assistenziale: la presa in carico multidisciplinare deve consentire, anche in deroga alla normale gestione, l’avvio di sperimentazioni con progetti individuali “ad hoc” che tengano conto dei bisogni complessi della persona;

5- Progetti Innovativi Regionali (PIR): estendere a livello regionale delle buone pratiche di accompagnamento e inclusione sociale attuando “modelli innovativi a forte integrazione socio sanitaria” (psichiatria di comunità) in collaborazione con le Associazioni e la rete sociale, allo scopo di diminuire le recidive e i gravosi invii in Residenze protette.

6- Utenti e Familiari: dare loro sostegno e integrare il loro contributo esperienziale degli utenti e dei familiari in attuazione del principio di sussidiarietà, anche all’intemo di altri Servizi psichiatrici;

7- Riabilitazione:

Centri Diurni: promuovere il loro utilizzo quali luoghi non solo assistenziali ma anche di attività e iniziative di ri-abilitazione e re-inclusione sociale, in assonanza ai desideri e attitudini degli interessati e alle opportunità offerte dal territorio, anche in ambito lavoro;

Housing sociale: promuovere Residenzialità Leggere ad altre forme di abitare condiviso; sostegno ai progetti orientati all’inclusione sociale, attraverso forme di partnership/collaborazione con le Associazioni.

Si ritiene necessario che le attività di ricovero ospedaliero e le attività residenziali ad alta protezione non possono in nessun caso superare in totale il 50% del bilancio del Dipartimento;

Inserimento Lavorativo: le persone con disagio psichico rappresentano l’anello debole nell’inserimento lavorativo, anche a causa del ricorso esclusivo all’assunzione nominativa che penalizza i portatori di disabilità psichica. La questione riveste particolare importanza anche alla luce della sentenza di condanna dell’Italia da parte della Corte di Giustizia Europea, che, stabilisce che il nostro Paese non ha applicato in modo completo i principi europei in materia di diritto al lavoro per le persone con disabilità.

Occorre, inoltre, creare sinergie tra i Centri Psico-Sociali, le Unità Operative Inserimento Lavorativo (SIL/NIL … ) e il mondo del lavoro per facilitare l’incontro tra l’offerta di lavoro e il futuro lavoratore, favorendone l’integrazione professionale e il necessario accompagnamento.

8- Anziani: va rivista la decisione assunta dalla Regione Lombardia di far uscire dal circuito dei Servizi di Salute Mentale le persone al di sopra dei 65 anni. Il loro inserimento nelle RSA comporta il passaggio dal sistema sanitario a quello sociale con pesanti ripercussioni sulle loro condizioni di salute e gravi ricadute economiche sulle famiglie.

9- Formazione: aggiornamento e formazione continua degli operatori e accompagnamento dei famigliari alla fruizione ottimale dei voucher.

LA SCADENZA DEL PIANO REGIONALE PER LA SALUTE MENTALE E I NUOVI INDIRIZZI DELINEATI DALLE “REGOLE 2014” RENDONO URGENTE L’ELABORAZIONE DI UN NUOVO PIANO REGIONALE SULLA SALUTE MENTALE CHE CONTEMPLI IL CONTRIBUTO DI TUTTI I SOGGETTI COINVOLTI SUL TEMA DELLA SOFFERENZA MENTALE.

SU TUTTO QUESTO INTENDIAMO, COLLABORANDO CON LE REALTA’ SOCIALI E RENDENDO PROTAGONISTI I CITTADINI LOMBARDI, PROMUOVERE INIZIATIVE PUBBLICHE AL FINE DI

RICHIAMARNE L’ATTENZIONE, PER GARANTIRE IL MIGLIORAMENTO DEI SERVIZI E IL PIENO DIRITTO DI CITTADINANZA ALLE PERSONE CHE VIVONO UNA CONDIZIONE DI SOFFERENZA PSICHICA… PERCHÉ NON C’E’ SALUTE SENZA SALUTE MENTALE!

Milano, 25 marzo 2014

CAMPAGNA PER LA SALUTE MENTALE

Clicca quì per il blog: colmegna.blogautore.repubblica.it
Clicca quì per la lettera appello del presidente Don Colmegna
Clicca quì per vedere la proposta
Clicca quì per sottoscrivere la scheda di adesione enti
Clicca quì per sottoscrivere la scheda di adesione individuale

CONVOCAZIONE Organismi di Coordinamento per la Salute Mentale e Neuropsichiatria – Breno 17/10/2013

E’ stata convocata dall’ASL Vallecamonica-Sebino la prossima riunione degli Organismi di Coordinamento per la Salute Mentale e Neuropsichiatria, prevista per il giorno giovedì 17 ottobre 2013, alle ore 09:30, presso la Sede dell’Asl: Via Nissolina 2 – Breno (Bs) – Sala Riunioni V° Piano.

L’ordine del giorno è il seguente:

  1. Istituzione presso le ASL di elenchi dei soggetti autorizzati a effettuare attività di prima certificazione diagnostica relativa al DSA valida ai fini scolastici secondo quanto previsto dalla L.170/2010: riapertura termini presentazione istanze;
  2. Indicatori Programmi Innovativi in salute mentale;
  3. Problematiche pazienti disabili psichiatrici;
  4. Protocollo d’Intesa per le emergenze territoriali in ambito psichiatrico;
  5. Protocollo Diagnostico Terapeutico assistenziale sui Disturbi Emotivi;
  6. Varie ed eventuali.

La partecipazione è riservata solo ai componenti degli Organismi di Coordinamento per la Salute Mentale e Neuropsichiatria.

BILANCI DI SALUTE: COLLABORAZIONE TRA PEDIATRI DI BASE E NEUROPSICHIATRIA INFANTILE

Il riconoscimento di bambini con difficoltà specifiche nell’ambito linguistico, degli apprendimenti e dei problemi di comportamento e di attenzione in età tardiva, ha fatto emergere sempre più la necessità di invii precoci, al fine di migliorare l’efficacia dei trattamenti post diagnosi.

I pediatri di base, considerata tale criticità, hanno proposto al Servizio di NPIA una collaborazione volta all’approfondimento di alcuni disturbi che riguardano la sfera evolutiva ed il cui esordio speso corrisponde ai “bilanci di salute” previsti dal Piano Sanitario Regionale.

A seguito di alcuni incontri con il Dr. Tironi e la Dr.ssa Bricioli, volti alla definizione degli argomenti da trattare e delle modalità di scambio formativo, si è giunti alla stesura di un Progetto di Formazione sul Campo sullo “Screening pediatrico di disturbi della sfera neuropsichiatrica in corso dei Bilanci di Salute”.

Tale progetto ha previsto la suddivisione in 4 moduli corrispondenti a 4 differenti disturbi dell’età evolutiva:

• Bilancio del 2° mese: Anomalie posturali.

• Bilancio del 2° anno: Ritardo di linguaggio.

• Bilancio del 6° anno: Disturbo da deficit di Attenzione con Iperattività (ADHD).

• Bilancio dell’8° anno: Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA).

Il primo incontro, tenutosi in data 21 aprile 2011, ha visto come relatori la Dr.ssa Briscioli (pediatra di base) e la Dr.ssa Testa (neuropsichiatra del Servizio di NPIA). In tale sede sono state presentate le anomalie neurologiche transitorie del lattante, la plagiocefalia posizionale posteriore, i torcicolli, le craniostenosi, sia da un punto di vista della diagnosi sia dal punto di vista della presa in carico riabilitativa. In particolare si è discusso intorno alla plagiocefalia posizionale con o senza torcicollo, quadro che prevede un’anormale crescita delle ossa del cranio del bambino, in relazione alla postura prevalente dello stesso e a livello intrauterino e dopo la nascita, quadro in forte aumento, dagli anni ‘90 in poi.

Nel secondo incontro (26 maggio 2011) la collaborazione tra il Dr. Tomagra (pediatra di base) e la Dr.ssa Serioli (psicologa del Servizio di NPIA) ha permesso di approfondire gli elementi relativi al Disturbo da deficit d’attenzione ed iperattività (ADHD), quali la compromissione delle funzioni esecutive, la fase diagnostica, gli aspetti neurologici strettamente correlati al disturbo e la fase di presa in carico, attraverso un approccio multimodale che comprende il trattamento diretto al bambino e a tutti i suoi contesti di vita significativi (casa, scuola). Sono stati inoltre consegnati ai pediatri dei questionari di primo livello da somministrare ai genitori di quei bambini in cui vi è il sospetto della presenza di ADHD.

Il terzo e quarto incontro si terranno in un’unica data (6 ottobre 2011) in quanto i due argomenti trattati sono strettamente connessi tra loro (Disturbo specifico di linguaggio e Disturbo specifico d’apprendimento). Il Dr. Tironi (pediatra di base) e le Dr.sse Romellini e Comensoli (logopediste del Servizio di NPIA) affronteranno gli aspetti relativi al Disturbo Specifico di linguaggio considerando la terminologia specifica, lo sviluppo tipico e atipico di linguaggio, i disturbi primari e secondari, le differenti classificazioni con eziologia ed epidemiologia ed i vantaggi di una diagnosi precoce con la successiva presa in carico.

Il Disturbo Specifico d’Apprendimento (DSA) verrà presentato dalla Dr.ssa Faletti (pediatra di base) e dalle Dr.sse Giacomella e Morandini (logopedista e psicologa del Servizio di NPIA) che approfondiranno la definizione e le varie classificazioni del disturbo, le aree cerebrali e neuropsicologiche implicate nell’apprendimento della letto-scrittura e nell’ambito del sistema numerico e di calcolo, le relative procedure psicodiagnostiche, i vantaggi di una diagnosi precoce e la creazione di una griglia descrittiva ai fini dell’invio pediatrico, le ripercussioni emotive, l’evoluzione nel tempo e gli aspetti normativi.

Dr.sse Federica Serioli e Marzia Morandini

(psicologhe del Servizio di NPIA)

Articolo tratto dal periodico SANITA’ CAMUNA dell’A.S.L. di Vallecamonica n. 03/2011 Pagine 10,11 – autore Dr.sse Federica Serioli e Marzia Morandini

Questo il sito al quale poter consultare tutti i numeri del periodico: www.aslvallecamonicasebino.it

INTERVENTI DI PREVENZIONE E PRESA IN CARICO CLINICO-TERRITORIALE DI ADOLESCENTI CON PSICOPATOLOGIA GRAVE

La psicopatologia grave in età adolescenziale sta divenendo oggi un’urgenza sia sanitaria che sociale; urgenza aggravata dal fatto che negli ospedali della Lombardia i posti letto ad essa dedicati sono carenti: sono solo 3 i reparti di NPIA (Servizio di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza) che ricoverano adolescenti con psicopatologia e altrettanto carenti sono le Comunità Terapeutiche Residenziali. Allo stato attuale non sembrerebbe dunque che il territorio della Lombardia sia in grado di soddisfare l’esigenza di ricovero e presa in carico di questa tipologia di pazienti.

Per tali motivi il nostro Servizio di NPIA, a partire da un’attenta analisi del bisogno, ha proposto ed elaborato un progetto di durata triennale, finanziato da Regione Lombardia, finalizzato alla prevenzione e presa in carico non solo clinica, ma anche territoriale, dell’adolescente con psicopatologia grave. 

Poiché l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) suggerisce che interventi precoci nell’ambito della salute mentale possano ridurre l’esito negativo dei sintomi psicopatologici e migliorare il benessere psicologico e sociale percepito, il servizio di NPIA ha deciso di rivolgere questo progetto ad adolescenti con età compresa tra i 14 e 18 anni che presentano i primi segnali di una possibile psicopatologia; scelta motivata dal fatto che il mancato riconoscimento di una psicopatologia in età adolescenziale può portare ad un aggravamento nella sintomatologia e ad una prognosi più severa in età adulta.

Spesso, nella fase adolescenziale, si verificano dei momenti di difficoltà psicologica, relazionale, comportamentale e sociale che, se normalmente sono considerati come caratteristici di tale fase evolutiva, a volte possono invece rivelarsi segnali di un esordio psicopatologico.

Per questo motivo è importante accogliere le manifestazioni di disagio non sottovalutandole, discriminando le situazioni considerate “tipiche” dell’età adolescenziale e transitorie, da quelle più propriamente patologiche, in modo da giungere ad un invio e ad una presa in carico precoci.

Gli obiettivi proposti da tale progetto riguardano diversi aspetti quali:

• Sensibilizzazione degli adulti a contatto con gli adolescenti nel cogliere i primi

segnali di un disagio;

• Presa in carico globale dell’adolescente e della sua famiglia;

• Prevenire il rischio di abbandono scolastico/lavorativo e, nel caso in cui l’abbandono sia già avvenuto, favorire la ripresa della frequenza scolastica/lavorativa;

• Collaborazione con gli operatori del Progetto “Diogene” dell’UO di Psichiatria dell’ASL Vallecamonica-Sebino sulla diagnosi precoce delle psicosi, al fine di garantire una continuità e un’omogeneità di interventi col passaggio all’età adulta;

• Riduzione del bisogno di ricovero incrementando gli accessi al Servizio di NPIA di adolescenti con esordio psicopatologico.

Per raggiungere tali obiettivi il Servizio NPIA ha individuato un’équipe multidisciplinare composta da Neuropsichiatra Infantile, Psicologo, Assistente Sociale ed Educatore, che insieme al ragazzo adolescente e la sua famiglia struttura un progetto individuale. Tale progetto prevede una presa in carico immediata con interventi di tipo clinico (neuropsichiatrici, psicologici individuali con l’adolescente e i genitori), sociale (mirati alla costruzione di una rete sociale di protezione dell’adolescente e del sistema familiare) ed educativo (organizzazione di attività in ambienti protetti, quali scuole, oratori, cooperative e interventi di supporto nelle scuole con il coinvolgimento degli insegnanti e del gruppo dei pari).

L’adolescente e la sua famiglia e gli interventi ad essi diretti non possono prescindere da un’ottica di intervento globale che tenga in considerazione non solo l’ambito sanitario, ma anche e sopratutto il territorio come risorsa. In quest’ottica l’intero progetto nasce e si sviluppa attraverso un’attiva collaborazione tra attori sanitari e sociali quali il Centro Psico-Sociale (CPS), il Dipartimento Attività Socio-Sanitarie Integrate (ASSI), il Dipartimento Dipendenze (Ser.D), i Medici di Medicina Generale, i Pediatri di Libera Scelta, il Dipartimento Cure Primarie, i Consultori privati, l’Azienda territoriale per i servizi alla persona, la Comunità Montana, le Scuole secondarie di II grado, il Terzo settore e le Associazioni dei familiari.

Allo stato attuale si sono individuati 3 gruppi.

Il primo gruppo, definito “Cogliere e Accogliere l’adolescente/riconoscere il disagio”, ha come obiettivi l’invio precoce di adolescenti al servizio NPIA e la condivisione con gli istituti scolastici superiori di modalità e procedure di invio adeguate; l’attuazione di una campagna informativa di sensibilizzazione, rivolta al mondo degli adulti che viene a contatto con questa fascia di età.

Il secondo gruppo, definito “Continuità del percorso sanitario”, ha come obiettivo quello di garantire la continuità del percorso sanitario tramite l’individuazione di strumenti condivisi riguardanti protocolli di invio alla NPIA e di presa in carico congiunta. Tale gruppo prevede anche al proprio interno una formazione condivisa.

Il terzo gruppo, definito “Presa in carico rete territoriale”, ha come obiettivo quello di individuare strumenti e modalità per garantire un reinserimento sociale e scolastico.

In conclusione, poiché vi è una contingenza di più aspetti che interagiscono e concorrono alla predisposizione, insorgenza, sviluppo e mantenimento di una psicopatologia e poiché questi aspetti riguardano sia fattori personali interni, quali aspetti biologici e cognitivi, sia fattori ambientali esterni quali aspetti interrelazioni, familiari e sociali, il progetto pone attenzione sull’importanza di intervenire non solo dal punto di vista clinico ma anche dal punto di vista ambientale, sociale e relazionale. Tutto questo al fine di promuovere il benessere psicologico e sociale non solo dell’adolescente con psicopatologia ma anche dei suoi familiari e dei suoi contesti sociali di vita, cercando di evitare che si giunga all’abbandono scolastico, lavorativo e al ritiro sociale, accompagnati spesso da ripercussioni problematiche nelle dinamiche familiari.

L’équipe di presa in carico

della psicopatologia

Articolo tratto dal periodico SANITA’ CAMUNA dell’A.S.L. di Vallecamonica n. 04/2011
Pagine 21,22 – autore Équipe di presa in carico della psicopatologia

Questo il sito al quale poter consultare tutti i numeri del periodico: www.aslvallecamonicasebino.it

SERVIZIO DI NEUROPSICHIATRIA DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA

COSA E’:
Il Servizio di NPIA si occupa dei disturbi neuropsichici dell’età evolutiva fino al
18° anno di età e svolge le seguenti attività:
• Presa in carico della disabilità con trattamenti specifici, collaborazione con la famiglia e la scuola per l’integrazione e lo sviluppo dei processi di adattamento
del bambino.
• Valutazioni diagnostiche e presa in carico dei disturbi dello sviluppo psicologico, affettivo-relazionale, cognitivo, neuropsicologico e neurologico del
bambino e dell’adolescente.
• Abilitazione neuromotoria,logopedica e psicomotoria.
• Epilessia con elettroencefalografia clinica.

ASSISTENTE SOCIALE
Ospedale di Esine: tutti i lunedì, martedì, giovedì, venerdì. Tel: 0364/369395
Cedegolo: tutti i mercoledì. Tel: 0364/772712
Darfo BT: lunedì, giovedì, venerdì. Tel: 0364/540211

FISIOTERAPISTE
Ospedale di Esine: tutti i lunedì e venerdì. Tel: 0364/369395
Cedegolo: dal lunedì al venerdì. Tel: 0364/772708

PSICOMOTRICISTE
Ospedale di Esine: dal lunedì al venerdì. Tel: 0364/3694717
Cedegolo: Poliambulatorio: lunedì. mercoledì e giovedì. Tel: 0364/772719

LOGOPEDISTE
Ospedale di Esine: dal lunedì al venerdì. Tel: 0364/369416
Cedegolo: Poliambulatorio: mercoledì e giovedì mattina. Tel: 0364/772718
Ospedale di Edolo: giovedì pomeriggio. Tel: 0364/772582
Darfo BT: Poliambulatorio: lunedì, martedì e venerdì. Tel: 0364/540221

PSICOLOGHE
Ospedale di Esine: dal lunedì al venerdì. Tel: 0364/369363 – 0364/369074
Cedegolo: Poliambulatorio: mercoledì e giovedì. Tel: 0364/772704

ELETTROENCEFALOGRAFIA
Ospedale di Esine: Tel: 0364/369413

MODALITA’ DI ACCESSO: l’accesso è diretto tramite prenotazione al CUP (n. verde 800 270.662, digitare n. 4) della prima visita NPIA. Non è indispensabile l’impegnativa del Pediatra o del Medico.

DOVE SI TROVA:
Sede centrale: Esine – Ospedale
Sede distrettuale: Cedegolo – Poliambulatorio

 

Ultimo aggiornamento: 26/04/2013