PRESA IN CARICO CLINICA TERRITORIALE DI ADOLESCENTI CON PSICOPATOLOGIA GRAVE: INNOVATIVO PROGETTO REGIONALE DELLA NEUROPSICHIATRIA DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA

L’età dell’adolescenza è una lunga fase di scoperta di sé, segnata da numerosi cambiamenti fisici e psicologici. Un vero e proprio percorso, durante il quale ci si trova ad affrontare problemi nuovi e diversi da quelli dell’infanzia, legati alla crescita fisica, all’identità corporea, alla definizione sessuale, ad una costruzione dell’identità personale. E’ in questo momento che ci si trova a dover scegliere cosa essere e diventare, in base ai propri valori, capacità e alle opportunità che vengono offerte. Non più bambini e non ancora adulti, gli adolescenti si ritrovano in sospeso tra un passato inattuale e un futuro appena abbozzato; è un delicato passaggio, durante il quale le ragazze e i ragazzi vengono sottoposti ad una serie di richieste ed aspettative sociali che possono, a volte, essere vissute come qualcosa di pesante ed eccessivamente responsabilizzante. In alcuni casi, tutto ciò può arrivare a compromettere il loro equilibrio psichico. Può accadere che, nella fase adolescenziale, si verifichino dei momenti di disagio che, se normalmente sono considerati come caratteristici di tale fase evolutiva, a volte possono invece rivelarsi segnali di un malessere più profondo, potendo rappresentare l’esordio di un disturbo psichico. Le possibili manifestazioni della psicopatologia coinvolgono tutti i contesti di vita dell’adolescente che sono in qualche modo interconnessi tra di loro e non si possono delimitare con precisione.

Proviamo comunque a suddividerle:
➢ in ambito personale:
– difficoltà a portare avanti gli impegni
– facile distraibilità e fatica a concentrarsi nello svolgimento di un’attività
– difficoltà a ricordare informazioni ed eventi
– stati d’animo non adeguati alla situazione vissuta
– irritabilità
– rallentamento dei movimenti e dei pensieri
– perdita del controllo dei propri istinti e impulsi
➢ a livello familiare:
– tendenza a rintanarsi entro le mura di casa dove potrebbero nascere e accentuarsi conflitti
– comportamenti aggressivi diretti alla propria persona, agli altri o agli oggetti
➢ a livello scolastico:
– perdita di interessi
– svogliatezza
– calo di attenzione e di concentrazione
– abbandono scolastico
➢ a livello sociale:
– abbandono lavorativo e ritiro sociale
– condizione di isolamento e solitudine.

Queste manifestazioni, se isolate o presenti in un solo ambito, possono rappresentare le difficoltà tipiche della fase adolescenziale. Se invece si associano contemporaneamente più problematiche e/o riguardano diversi contesti di vita delle ragazze e dei ragazzi, potrebbero essere indicatori di un disturbo più profondo. L’individuazione precoce dei sintomi iniziali e l’invio al servizio specialistico diventano indispensabili in un’ottica di prevenzione e promozione della salute in adolescenza. Pertanto il NPIA ha attivo da circa un anno un progetto di prevenzione e presa in carico clinico-territoriale per adolescenti con psicopatologia grave che vede coinvolte tutte le realtà sanitarie, sociali, educative, del terzo settore e del volontariato che, a vario titolo, vengono a contatto con adolescenti. Mettere in comune le singole esperienze ha portato tali realtà a riflettere sulla necessità di riportare l’intervento e il trattamento all’interno della comunità, uscendo dalla logica della presa in carico solo sanitaria all’interno degli ospedali o delle strutture terapeutico/riabilitative. Un ritorno alla comunità che collabora e partecipa al percorso di prevenzione e di guarigione in un’ottica di lavoro di rete con tutti i contesti di vita del ragazzo.

Nell’anno 2011 sono stati sono state realizzate le seguenti azioni:
• creazione di una équipe dedicata composta da Neuropsichiatra Infantile (Francesco Rinaldi), Psicologo (Anna Zamboni e Selena Salvetti) Educatrice professionale (Silvia Isonni) e Assistente Sociale (Paola Martinelli). Attraverso un approccio multiprofessionale il Servizio intende garantire agli adolescenti e ai loro familiari un percorso diagnostico e di presa in carico rapido e multidisciplinare;
• incontri di coprogettazione sui seguenti temi: cogliere e accogliere l’adolescente, continuità sanitaria, presa in carico da parte della rete territoriale. Questa modalità di lavoro ha permesso alle varie realtà di conoscersi, di condividere un linguaggio e degli obiettivi comuni;
• elaborazione opuscolo informativo da distribuire nelle scuole, negli ambulatori dei Medici e dei Pediatri, negli enti locali, negli oratori, nei Centri di Aggregazione giovanile, nelle scuole superiori. Tale opuscolo è strumento di conoscenza del problema ed invito a contattare i Servizi anche solo per capire se quello che sta succedendo fa parte della crescita o è campanello di allarme di un malessere più profondo;
• elaborazione protocollo segnalazione scuola-NPIA: che ha permesso agli insegnanti, agli operatori della NPIA e ai rappresentanti dei genitori di condividere le modalità e gli strumenti per inviare il più precocemente possibile un adolescente che evidenzi dei comportamenti sopra descritti, in un’ottica di stretta collaborazione;
• elaborazione modello Piano Educativo Personalizzato che ha permesso agli insegnanti, ai genitori e ai ragazzi stessi di avere a disposizione uno strumento che permetta di individuare obiettivi personalizzati nel percorso scolastico;
• elaborazione protocollo per collaborazione con il Centro Psico Sociale (CPS), con il Dipartimento ASSI e con il Serd per garantire continuità e condivisione quando le famiglie e gli adolescenti hanno a che fare con i Servizi Socio-Sanitari.

Nell’anno 2012 sono previste le seguenti azioni:
• serate informative per genitori e insegnanti. Serate per informare, creare cultura contro lo stigma della malattia mentale, condividere esperienze dove i genitori e gli insegnanti diventano attori, relatori, parte attiva degli incontri stessi. Nell’ottica di coprogettazione, trasversale a tutto il progetto, anche questi momenti saranno organizzati con la partecipazione di scuola, associazione di genitori, operatori NPIA e CPS, Dipartimento ASSI, Serd, Azienda Territoriale per i Servizi Alla Persona, associazioni di volontariato, associazioni di familiari;
• corso di formazione per insegnanti. In base ai bisogni che emergeranno durante le serate informative sarà possibile organizzare più incontri di approfondimento;
• convegno informativo rivolto a operatori sanitari e del terzo settore. Il 19 maggio 2012 presso la sala convegni dell’Istituto Suore Santa Dorotea di Cemmo si è tenuto il convegno dal titolo “Clinica dei disturbi psicopatologici in età adolescenziale” che ha visto la partecipazione di Medici, Pediatri, psicologi, operatori sociali e del terzo settore. Relatore il Dr Gabriele Masi, professore presso l’università di Pisa, fra i maggiori esperti dei disturbi psichiatrici in età evolutiva. Il corso ha ottenuto un ottimo riscontro in termini di interesse e gradimento. La criticità unanime è stata l’eccessiva concentrazione della gran parte della psicopatologia pediatrica in un’unica giornata. Altro elemento, l’approccio esclusivamente clinico. Non aveva l’ambizione di essere esaustivo, ma di sensibilizzare gli operatori socio-sanitari alla complessità dell’argomento. Considerato sia l’interesse suscitato che le criticità riferite, si potrà ipotizzare nel futuro un progetto formativo su singoli disturbi che preveda una visione globale, clinico-territoriale con coinvolgimento attivo non solo del personale ASL ma anche della scuola, del Terzo Settore, e delle Associazioni di familiari;
• corso di formazione per operatori sanitari. Si stanno organizzando tre incontri di formazione rivolta agli operatori della NPIA, ai Medici di Medicina Generale e ai Pediatri di Famiglia. Crescere professionalmente insieme aiuta a creare dei linguaggi condivisi; un background comune che permette di lavorare in modo più efficace ed efficiente;
• coprogettazione per la realizzazione di interventi nel territorio. Convinti che i supporti all’interno dei Servizi rappresentino solo una parte della presa in carico di un adolescente con psicopatologia, tutte le realtà del territorio (scuola, azienda territoriale per i servizi alla persona, associazioni di volontariato, associazioni di genitori, terzo settore) si sono incontrate e hanno deciso di progettare in quest’area con l’obiettivo di elaborare nuovi strumenti che permettano a questi ragazzi e alle loro famiglie di trovare nel territorio un elemento di aiuto e non di ostacolo.

Siamo all’inizio di questo percorso impegnativo ma entusiasmante; grazie a tutti i compagni di viaggio e alle persone che a vario titolo stanno sostenendo questo progetto. Per avere maggiori informazioni è possibile contattare gli operatori della NPIA al numero telefonico 3665606699 tutti i martedì e i giovedì dalle 10.00 alle 13.00.

Paola Martinelli, Silvia Isonni, Anna Zamboni,

Francesco Rinaldi, Selena Salvetti, Federica Soardi

– Operatori NPIA


Articolo tratto dal periodico SANITA’ CAMUNA dell’A.S.L. di Vallecamonica n. 03/2012. Pagine 23,24 – autore Paola Martinelli, Silvia Isonni, Anna Zamboni, Francesco Rinaldi, Selena Salvetti, Federica Soardi – Operatori NPIA

Questo il sito al quale poter consultare tutti i numeri del periodico: www.aslvallecamonicasebino.it