INTERVENTI DI PREVENZIONE E PRESA IN CARICO CLINICO-TERRITORIALE DI ADOLESCENTI CON PSICOPATOLOGIA GRAVE

La psicopatologia grave in età adolescenziale sta divenendo oggi un’urgenza sia sanitaria che sociale; urgenza aggravata dal fatto che negli ospedali della Lombardia i posti letto ad essa dedicati sono carenti: sono solo 3 i reparti di NPIA (Servizio di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza) che ricoverano adolescenti con psicopatologia e altrettanto carenti sono le Comunità Terapeutiche Residenziali. Allo stato attuale non sembrerebbe dunque che il territorio della Lombardia sia in grado di soddisfare l’esigenza di ricovero e presa in carico di questa tipologia di pazienti.

Per tali motivi il nostro Servizio di NPIA, a partire da un’attenta analisi del bisogno, ha proposto ed elaborato un progetto di durata triennale, finanziato da Regione Lombardia, finalizzato alla prevenzione e presa in carico non solo clinica, ma anche territoriale, dell’adolescente con psicopatologia grave. 

Poiché l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) suggerisce che interventi precoci nell’ambito della salute mentale possano ridurre l’esito negativo dei sintomi psicopatologici e migliorare il benessere psicologico e sociale percepito, il servizio di NPIA ha deciso di rivolgere questo progetto ad adolescenti con età compresa tra i 14 e 18 anni che presentano i primi segnali di una possibile psicopatologia; scelta motivata dal fatto che il mancato riconoscimento di una psicopatologia in età adolescenziale può portare ad un aggravamento nella sintomatologia e ad una prognosi più severa in età adulta.

Spesso, nella fase adolescenziale, si verificano dei momenti di difficoltà psicologica, relazionale, comportamentale e sociale che, se normalmente sono considerati come caratteristici di tale fase evolutiva, a volte possono invece rivelarsi segnali di un esordio psicopatologico.

Per questo motivo è importante accogliere le manifestazioni di disagio non sottovalutandole, discriminando le situazioni considerate “tipiche” dell’età adolescenziale e transitorie, da quelle più propriamente patologiche, in modo da giungere ad un invio e ad una presa in carico precoci.

Gli obiettivi proposti da tale progetto riguardano diversi aspetti quali:

• Sensibilizzazione degli adulti a contatto con gli adolescenti nel cogliere i primi

segnali di un disagio;

• Presa in carico globale dell’adolescente e della sua famiglia;

• Prevenire il rischio di abbandono scolastico/lavorativo e, nel caso in cui l’abbandono sia già avvenuto, favorire la ripresa della frequenza scolastica/lavorativa;

• Collaborazione con gli operatori del Progetto “Diogene” dell’UO di Psichiatria dell’ASL Vallecamonica-Sebino sulla diagnosi precoce delle psicosi, al fine di garantire una continuità e un’omogeneità di interventi col passaggio all’età adulta;

• Riduzione del bisogno di ricovero incrementando gli accessi al Servizio di NPIA di adolescenti con esordio psicopatologico.

Per raggiungere tali obiettivi il Servizio NPIA ha individuato un’équipe multidisciplinare composta da Neuropsichiatra Infantile, Psicologo, Assistente Sociale ed Educatore, che insieme al ragazzo adolescente e la sua famiglia struttura un progetto individuale. Tale progetto prevede una presa in carico immediata con interventi di tipo clinico (neuropsichiatrici, psicologici individuali con l’adolescente e i genitori), sociale (mirati alla costruzione di una rete sociale di protezione dell’adolescente e del sistema familiare) ed educativo (organizzazione di attività in ambienti protetti, quali scuole, oratori, cooperative e interventi di supporto nelle scuole con il coinvolgimento degli insegnanti e del gruppo dei pari).

L’adolescente e la sua famiglia e gli interventi ad essi diretti non possono prescindere da un’ottica di intervento globale che tenga in considerazione non solo l’ambito sanitario, ma anche e sopratutto il territorio come risorsa. In quest’ottica l’intero progetto nasce e si sviluppa attraverso un’attiva collaborazione tra attori sanitari e sociali quali il Centro Psico-Sociale (CPS), il Dipartimento Attività Socio-Sanitarie Integrate (ASSI), il Dipartimento Dipendenze (Ser.D), i Medici di Medicina Generale, i Pediatri di Libera Scelta, il Dipartimento Cure Primarie, i Consultori privati, l’Azienda territoriale per i servizi alla persona, la Comunità Montana, le Scuole secondarie di II grado, il Terzo settore e le Associazioni dei familiari.

Allo stato attuale si sono individuati 3 gruppi.

Il primo gruppo, definito “Cogliere e Accogliere l’adolescente/riconoscere il disagio”, ha come obiettivi l’invio precoce di adolescenti al servizio NPIA e la condivisione con gli istituti scolastici superiori di modalità e procedure di invio adeguate; l’attuazione di una campagna informativa di sensibilizzazione, rivolta al mondo degli adulti che viene a contatto con questa fascia di età.

Il secondo gruppo, definito “Continuità del percorso sanitario”, ha come obiettivo quello di garantire la continuità del percorso sanitario tramite l’individuazione di strumenti condivisi riguardanti protocolli di invio alla NPIA e di presa in carico congiunta. Tale gruppo prevede anche al proprio interno una formazione condivisa.

Il terzo gruppo, definito “Presa in carico rete territoriale”, ha come obiettivo quello di individuare strumenti e modalità per garantire un reinserimento sociale e scolastico.

In conclusione, poiché vi è una contingenza di più aspetti che interagiscono e concorrono alla predisposizione, insorgenza, sviluppo e mantenimento di una psicopatologia e poiché questi aspetti riguardano sia fattori personali interni, quali aspetti biologici e cognitivi, sia fattori ambientali esterni quali aspetti interrelazioni, familiari e sociali, il progetto pone attenzione sull’importanza di intervenire non solo dal punto di vista clinico ma anche dal punto di vista ambientale, sociale e relazionale. Tutto questo al fine di promuovere il benessere psicologico e sociale non solo dell’adolescente con psicopatologia ma anche dei suoi familiari e dei suoi contesti sociali di vita, cercando di evitare che si giunga all’abbandono scolastico, lavorativo e al ritiro sociale, accompagnati spesso da ripercussioni problematiche nelle dinamiche familiari.

L’équipe di presa in carico

della psicopatologia

Articolo tratto dal periodico SANITA’ CAMUNA dell’A.S.L. di Vallecamonica n. 04/2011
Pagine 21,22 – autore Équipe di presa in carico della psicopatologia

Questo il sito al quale poter consultare tutti i numeri del periodico: www.aslvallecamonicasebino.it

INTERVENTI DI PREVENZIONE E PRESA IN CARICO CLINICO-TERRITORIALE DI ADOLESCENTI CON PSICOPATOLOGIA GRAVEultima modifica: 2011-01-27T09:29:00+01:00da salmentcamunia