OPEN DAY DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE

938410327.jpgOPEN DAY ALL’OSPEDALE DI ESINE PER I DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE

Il 10 ottobre 2013, in occasione della Giornata mondiale sulla salute mentale, si terrà la prima edizione dell’iniziativa Ospedali a Porte Aperte.
promossa dall’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (O.N.Da,) insieme alla Società Italiana di Psichiatria (SIP), dedicata alle donne che soffrono di disturbi mentali, neurologici o del comportamento.
 
L’INIZIATIVA
All’ Open Day (di cui si allega la Locandina promozionale) aderiranno gli ospedali italiani che fanno parte del Network Bollini Rosa, i quali offriranno servizi gratuiti clinicodiagnostici e informativi, volti in particolare alla popolazione femminile (visite, counselling, info point e distribuzione materiale informativo). Obiettivo è quello di sensibilizzare la popolazione nei confronti di un tema, come quello dei disturbi mentali femminili, che rappresenta uno dei più gravi problemi di salute pubblica.
Ad Esine la giornata sarà strutturata in due momenti diversi: al mattino alcuni studenti delle scuole secondarie di II^ grado visiteranno il Centro per i Disturbi dell’alimentazione, dove parteciperanno a degli incontri informativi con lo Staff del Centro; verrà inoltre distribuito un opuscolo promozionale (in allegato).
Nel pomeriggio sarà invece disponibile un servizio di colloqui gratuiti con gli psicologi.
Sarà possibile prenotare una consulenza telefonando al numero 0364 – 369.575 nei giorni 7-8-9 ottobre, dalle ore 12.00 alle ore 14.00.


IL CENTRO PER I DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE
Il Centro per i Disturbi dell’Alimentazione fa parte del Dipartimento di salute Mentale – Unità Operativa di Psichiatria, guidato dal Dr Vincenzo Zindato. I nuovi ambulatori si trovano all’interno dell’Ospedale di Esine, accanto ai poliambulatori al primo piano.
Il Centro offre un servizio ambulatoriale per il trattamento dei disturbi dell’alimentazione e svolge un servizio di diagnosi, cura e riabilitazione delle persone con questa tipologia di problema. Dopo una prima fase di valutazione, l’équipe multidisciplinare, composta da medico psichiatra, psicologo e nutrizionista, programma un trattamento personalizzato per affrontare il disturbo dell’alimentazione.
A breve sarà inoltre attivato un Ambulatorio Intensivo che permetterà ad alcune pazienti bulimiche di pranzare insieme in Ospedale, in modo che l’assunzione dei pasti venga monitorata e assistita dagli operatori.


O.N.Da E IL NETWORK BOLLINI ROSA
L’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (O.N.Da) ha ideato un programma di segnalazione degli Ospedali basato sul loro livello di “women friendship”, cioè sul grado di attenzione posta non solo nei confronti dei campi della medicina dedicati alle patologie femminili, ma anche verso le esigenze specifiche delle donne ricoverate.
Il Programma Bollini Rosa è volto a identificare delle realtà clinico e/o scientifiche fortemente all’avanguardia nel panorama sanitario italiano, al fine di facilitare la scelta del luogo di cura da parte delle donne e premiare le strutture che possiedono caratteristiche a misura di donna. Alle strutture ospedaliere che possiedono i requisiti identificati all’Osservatorio vengono assegnati dei Bollini Rosa che attestano il loro impegno nei
confronti delle malattie femminili.
All’Ospedale di Esine è stato assegnato 1 bollino rosa.
All’iniziativa aderirà anche l’Ospedale di Esine, dove sarà possibile visitare il nuovo Centro per i Disturbi dell’alimentazione, guidato dalla Dr.ssa Giacinta Pini.

Fonte dell’articolo: A.S.L. Vallecamonica-Sebino

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“CENTRO CURA BULIMIA”: BILANCIO POSITIVO

Circa il 90% dei casi di Bulimia Nervosa si sviluppa nelle donne, con una prevalenza life-time dell’1-3% circa in soggetti adolescenti e giovani adulti di sesso femminile. Di solito l’esordio è nella tarda adolescenza o nella prima età adulta, in genere in concomitanza o successivamente ad un periodo caratterizzato da restrizioni dietetiche. Il quadro clinico delle persone affette da Bulimia Nervosa presenta una notevole complessità, determinata in primo luogo dalla presenza di altri disturbi, come: Disturbi dell’Umore o d’Ansia, Disturbi da Dipendenza da Sostanze, oppure Disturbi di Personalità, condizioni mediche generali, presenza di un’alterata immagine corporea, bassa autostima, scarsa motivazione al trattamento. Da qui la necessità di mettere in atto interventi specifici di diagnosi e cura. Per quanto riguarda il territorio del Distretto di Valle Camonica, la creazione di un Servizio di Diagnosi e Cura della Bulimia Nervosa, denominato “Bulimia. Punto a Capo” rappresenta un intervento di carattere innovativo, rispondente ad un bisogno rilevato a livello territoriale. In questi ultimi tre anni l’UO di Psichiatria dell’ASL di Vallecamonica-Sebino ha promosso, presso la Direzione Generale Sanità della Regione Lombardia, un progetto sperimentale orientato alla creazione di un Servizio di Diagnosi dei Disturbi Alimentari e di trattamento della Bulimia Nervosa nel nostro territorio. Tale progetto è stato finanziato da Regione Lombardia nell’ambito dei “programmi innovativi regionali per la Salute Mentale triennio 2009-2011”. Il Centro di Cura per la Bulimia Nervosa ha preso avvio nel mese di giugno 2009 e ha sede presso il poliambulatorio dell’Ospedale di Esine. L’obiettivo generale del progetto è stato implementato dall’apertura di un Centro Specialistico finalizzato al potenziamento della risposta terapeutica nell’ambito degli interventi di diagnosi e cura della Bulimia Nervosa in persone maggiori di 18 anni.

grafico 1 bulimia

Esprimendo una valutazione complessiva circa le attività di progetto “Centro cura Bulimia” realizzate nel triennio 2009-2011, si ritiene che siano state superate le attese circa il numero di pazienti valutati e presi in carico(137% di pazienti valutati e 245% di pazienti presi in carico rispetto alle percentuali attese): tale dato può essere interpretato come espressione del bisogno sommerso evidenziato dal Servizio Bulimia. Va inoltre rilevata un’affluenza al Servizio anche da parte di pazienti afferenti da altre ASL (10%), confinanti per territorio con l’ASL di Vallecamonica-Sebino. La richiesta di valutazione e presa in carico da parte del Centro Cura Bulimia è stata, in molti casi, inoltrata direttamente da persone che hanno consultato la brochure pubblicata e diffusa negli anni scorsi, segnale questo della necessità di proseguire nell’opera di sensibilizzazione ed informazione del territorio circa la natura e le caratteristiche dei DCA. Nei tre anni di progetto si è visto un incremento di pazienti valutati: dai 16 del 2009, passando ai 23 del 2010 (22=F 1=M), fino ad arrivare ai 26 del 2011 (23=F 3=M).

grafico 2 bulimia

Per quanto riguarda le fasce d’età, nel 2009 la percentuale più significativa (del 50%) è quella relativa alla fascia d’età compresa fra 41-50 anni. Nei successivi anni di progetto, la percentuale più alta appartiene all’età compresa fra i 31-40 anni(2010=30,44% 2011=37,03%). Si registra una percentuale attorno al 25%, sia per l’anno 2010 che per l’anno 2011, per pazienti di età compresa fra i 20-30 anni e 41-50 anni. Negli anni 2010 e 2011 inoltre sono arrivate al Servizio pazienti di età inferiore ai 20 anni e persone appartenenti alla fascia d’età tra i 51-60 anni, con una percentuale intorno all’ 8%.

grafico 3 bulimia

Se nel 2009 il 50% delle diagnosi riguarda la Bulimia Nervosa ed il restante 50% si divide tra l’Anoressia Nervosa (16,7%) e il Disturbo del Comportamento Alimentare NAS (33,33%), nel 2010 si ha un incremento della diagnosi di Disturbo del Comportamento Alimentare NAS (47,82%), una diminuzione della diagnosi di Anoressia Nervosa (4,34%) ed un leggero decremento di diagnosi Bulimia Nervosa (47,82%). Nel 2011 si rileva un decisivo incremento di diagnosi di Disturbo del Comportamento Alimentare NAS (87,5%) ed una significativa diminuzione di diagnosi di Bulimia Nervosa (8,3%), mentre la diagnosi di Anoressia Nervosa rimane piuttosto stabile (4,1%). Coerentemente con i dati della letteratura nazionale ed internazionale sulla natura transdiagnostica dei DCA, sono in aumento le richieste di presa in carico e trattamento di persone con DCA NAS (disturbi sottosoglia; quadri misti…).

grafico 4 bulimia

La principale occupazione dei pazienti con disturbo del comportamento alimentare, nel triennio 2009-2011, è di casalinga (24,13%), seguito da altro lavoro dipendente (17,24%), impiegato (15,51%), parità tra operaio e disoccupato (12,06%), studente (6,89%), lavoratore in proprio (5,17%), pensionato e invalido (3,44%).

grafico 5 bulimia

Per accedere al Servizio “Centro Cura Bulimia” è sufficiente contattare il Centro Psico Sociale di Malegno al numero 0364/369670,
aperto dal lunedì al venerdì, dalle ore 08:00 alle ore 16:45, specificando che si richiede una prima visita per il Centro Cura Bulimia.
Non è necessario avere l’impegnativa del Medico di base. La prima visita viene eseguita dal medico psichiatra di riferimento
per territorio, per poi accedere al Servizio di Psicologia dove si valuta la problematica e l’intervento più opportuno. L’ambulatorio del “Centro Cura Bulimia” è sito presso il Poliambulatorio del Presidio Ospedaliero di Esine.
Gli operatori del Centro Cura Bulimia sono:
Dr.ssa Giacinta Pini – Responsabile dell’UOSS Psicologia Clinica dell’UOP
Dr.ssa Elena Massari – Psicologa-psicoterapeuta
Dr.ssa Nadia Baccanelli – Psicologa
Dr Giorgio Pellegrini – Psicologo
Dr.ssa Claudia Pastorelli – Dietista della DMP Ospedale di Esine

                                                          gli Operatori del Centro Cura Bulimia

Articolo tratto dal periodico SANITA’ CAMUNA dell’A.S.L. di Vallecamonica n. 03/2012. Pagine 12,13,14 – autore Operatori del “Centro Cura Bulimia”

Questo il sito al quale poter consultare tutti i numeri del periodico: www.aslvallecamonicasebino.it

AD ESINE: CONVEGNO SUL TEMA: LA TERAPIA DELLA BULIMIA NERVOSA

Il 19 Aprile 2011, preso la Sala Riunioni dell’Ospedale di Esine, si è tenuto il convegno “La Terapia Cognitivo Comportamentale della Bulimia Nervosa”. Il docente, Dr. Riccardo Dalle Grave, specialista in disturbi dell’alimentazione e del peso, nonché presidente dell’omonima associazione italiana (AIDAP), ha illustrato le principali caratteristiche dei disturbi della condotta alimentare, soffermandosi in modo particolare sulla Bulimia Nervosa. La finalità di tale incontro consisteva nella possibilità di formare gli operatori circa la natura e l’emergenza dei disturbi del comportamento alimentare, offrendone un’utile panoramica introduttiva, così come una concreta metodologia d’intervento. Come si evince dall’articolo precedente, la patologia appare in aumento, soprattutto per quanto riguarda il versante bulimico e quello delle abbuffate compulsive. Di solito l’esordio è da collocarsi nella tarda adolescenza o nella prima età adulta, in genere in concomitanza o successivamente ad un periodo di restrizioni dietetiche. Se non si interviene adeguatamente, la condotta alimentare disturbata persiste per diversi anni in un’alta percentuale di persone. Il decorso può essere cronico o intermittente, con fasi di remissione alternate a fasi di ricomparsa delle abbuffate. Essendo malattie così complesse, il loro trattamento richiede un intervento combinato che agisca sia sul piano alimentare e nutrizionale che su quello prettamente psichico. L’approccio d’elezione sembra, al giorno d’oggi, essere rappresentato dalla Terapia Cognitivo Comportamentale (CTB); questo è supportato da consistenti evidenze scientifiche che attestano la sua reale efficacia rispetto ad approcci terapeutici alternativi . Il Dr. Dalle Grave ha presentato le linee guida del National Institute for Health and Clinical Excellence (NICE) per il trattamento dei disturbi dell’alimentazione, sottolineando l’esistenza di solidi dati empirici in favore dell’impiego della CBT nel trattamento di persone adulte con disturbi del comportamento alimentare. Si offre al paziente un lavoro finalizzato alla soluzione delle problematiche attuali, mediante:
1) focus mirato su quelli che sono i processi che mantengono la psicopatologia;
2) partecipazione attiva del malato nel processo di cura;
3) percorso rieducativo sull’alimentazione e la nutrizione.
Tutto ciò, con lo scopo di eliminare le preoccupazioni inerenti il cibo, la forma del corpo e il peso, consentire ai pazienti di ristabilire delle corrette abitudini alimentari ed evitare le ricadute mediante il riconoscimento dei primi segnali di crisi. La prospettiva di guarigione è decisamente buona: dopo un anno e tre mesi dalla conclusione del trattamento il 64,4% delle persone con Bulimia Nervosa ha mantenuto i risultati ottenuti.

La giornata formativa, promossa dal Centro Cura Bulimia, Dipartimento Salute Mentale dell’ASL di Vallecamonica-Sebino, ha riscosso un notevole interesse da parte di tutti i partecipanti, dissipando dubbi e suggerendo soluzioni concrete alle varie problematiche che, talvolta, possono emergere durante il percorso terapeutico.

centro cura bulimiaCHE COS’È IL CENTRO CURA BULIMIA?
È un centro ambulatoriale per il trattamento della bulimia, che svolge un servizio di diagnosi, cura e riabilitazione delle persone dai 18 anni in su con questo tipo di disturbo del comportamento alimentare.

COSA SI FA NEL CENTRO?
Dopo una prima fase di valutazione del problema, l’équipe multidisciplinare, composta da medico psicologo e nutrizionista, programma un trattamento personalizzato della bulimia.

MODALITÀ DI ACCESSO
Per prenotare una visita chiamare il numero 0364 347 501 del Centro Psico Sociale di Malegno dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 16.45, specificando la richiesta di una visita per il Centro bulimia.

DOVE SI TROVA?
Sede: Ospedale di Esine, Poliambulatorio al 1° piano.

OPERATORI DEL CENTRO:
Dr.ssa Giacinta Pini – Psicoterapeuta-Responsabile
Dr.ssa Chiara Moreschi – Psicoterapeuta
Dr.ssa Elena Massari – Psicoterapeuta
Dr.ssa Claudia Pastorelli – Nutrizionista

Operatori del Centro Cura Bulimia
Dr. Vincenzo Zindato – Direttore DSM
Giacinta Pini – Responsabile Centro Cura Bulimia

Articolo tratto dal periodico SANITA’ CAMUNA dell’A.S.L. di Vallecamonica n. 02/2011
Pagine 6 – autore Dr.ssa Giacinta Pini

Questo il sito al quale poter consultare tutti i numeri del periodico: www.aslvallecamonicasebino.it

“PUNTO A CAPO” centro di diagnosi e cura della BULIMIA NERVOSA

salute mentale,asl vallecamonica,asl valle camonica,bulimia,disturbo alimentare,bulimia nervosa,centro cura bulimiaNei mesi scorsi, l’UO di Psichiatria ha promosso presso la Direzione Generale Sanità di Regione Lombardia un progetto sperimentale orientato alla creazione di un Servizio di Diagnosi dei Disturbi Alimentari e di trattamento della Bulimia Nervosa nel territorio della nostra ASL. Tale progetto è stato finanziato da Regione Lombardia nell’ambito dei “programmi innovativi regionali per la Salute Mentale triennio 2009-2011”. Il Centro di Cura per la Bulimia Nervosa, denominato “Punto a capo”, ha preso avvio nel mese di giugno 2009; ha sede presso il poliambulatorio dell’Ospedale di Esine ed è attivo nei giorni di martedì, dalle 8 alle 12, e di venerdì, dalle 13,30 alle 17,00. Si tratta di un centro ambulatoriale per il trattamento della Bulimia Nervosa, rivolto alle persone dai 18 anni in su, che svolge un servizio di diagnosi, cura e riabilitazione (nutrizionale) dei soggetti affetti da tale disturbo. Per prenotare una visita, è sufficiente telefonare al Centro Psico-Sociale di Malegno al n.0364/347501 (dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 16,45) specificando che si richiede una prima visita per il Centro Bulimia. Non è necessario avere l’impegnativa del Medico di base. La prima visita viene sempre effettuata da un Medico Psichiatra del Centro Psico-Sociale di Malegno. Successivamente, dopo una fase di valutazione del problema, l’équipe multidisciplinare composta da uno psicologo e un nutrizionista, provvede alla definizione di un trattamento individualizzato del disturbo alimentare bulimico, secondo il modello d’intervento ad orientamento cognitivo-comportamentale. La valutazione diagnostica ed il successivo trattamento sono soggetti al solo pagamento del ticket. Nei prossimi mesi, gli operatori dell’UO di Psichiatria provvederanno inoltre a promuovere un lavoro di rete con i Medici di Medicina Generale, gli Istituti Scolastici Superiori e le Agenzie del privato sociale del territorio camuno, al fine di favorire una maggior conoscenza dei principali segni e sintomi della Bulimia Nervosa nella popolazione locale, ridurre il numero di casi sommersi e facilitare la segnalazione di eventuali situazioni a rischio, così da poter intervenire il più rapidamente possibile su tali disturbi.

I disturbi dell’alimentazione: cosa sono e chi colpiscono

Per Disturbo del Comportamento Alimentare (DCA) si intende una situazione psicopatologica in cui il rapporto di una persona con il proprio corpo e con il cibo viene alterato in maniera tale da dominare in maniera anomala e ossessiva le azioni della giornata. Dal 1994, anno della pubblicazione del Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi Mentali dell’Associazione Psichiatrica Americana (DSM – IV), la classe medica distingue due principali disturbi dell’alimentazione: l’Anoressia Nervosa e la Bulimia Nervosa. Entrambi i disturbi sembrano riguardare in prevalenza la popolazione femminile, sebbene negli ultimi anni si stiano registrando casi di DCA riferiti a maschi. Esiste inoltre un’ampia gamma di disturbi alimentari definiti “atipici”, cioè disturbi che sono clinicamente significativi, ma che non soddisfano tutti i criteri diagnostici dell’Anoressia o della Bulimia Nervosa. Secondo i dati del Ministero della Salute per il 2008 insorgerebbero in Italia oltre 9.000 nuovi casi (di Bulimia Nervosa) all’anno, prevalentemente nella fasce d’età giovanili: 12-25 anni. è importante notare come i dati si riferiscano ad un DCA conclamato: la diagnosi – infatti – giunge spesso tardivamente, anche dopo 6/7 anni dall’esordio, solitamente sulla spinta di sintomi psico-fisici che impediscono il perpetuare del comportamento disturbato. Anche il Ministero per le Pari Opportunità ha promosso nel mese di giugno 2009 una campagna contro l’Anoressia e la Bulimia nervosa, sottolineando come tali disturbi, che colpiscono soprattutto le ragazze e le giovani donne, rappresentino la prima causa di morte fra le adolescenti. Nonostante i dati epidemiologici siano così rilevanti, nella nostra società i DCA sono spesso poco considerati o sottovalutati ed una persona affetta da tali disturbi può passare inosservata per molto tempo. Anche all’interno delle famiglie di chi manifesta queste problematiche può succedere che il disturbo venga ignorato o scoperto tardivamente. Questo può accadere per mancanza di informazione sui DCA, per il timore dello stigma sociale, o anche perché la Bulimia e l’Anoressia Nervosa sono spesso accomunate da una condizione di segretezza: le persone con tali disturbi tendono infatti a “proteggere” i loro sintomi ed a mantenere la riservatezza circa il loro comportamento alimentare. Tutto ciò fa si che la persona affetta da DCA non chieda aiuto, o lo faccia molto tempo dopo l’insorgenza della malattia. Inoltre, il quadro clinico delle persone affette da Bulimia Nervosa è spesso complicato dalla presenza di altri disturbi concomitanti, ad esempio disturbi d’ansia, dell’umore, uso di sostanze, disturbi di personalità.

Come capire se si è affetti da Bulimia Nervosa

Capire se si è affetti da Bulimia Nervosa non è semplice. Molte persone pensano di essere bulimiche, ma in realtà non lo sono; per poter porre una diagnosi di Bulimia Nervosa devono essere presenti tutte e cinque le seguenti caratteristiche:

I. Abbuffate ricorrenti. Un’abbuffata si definisce sulla base di due caratteristiche (entrambe devono essere presenti):

• il consumo di una grande quantità di cibo (gli alimenti vengono consumati in quantità decisamente superiori a quelle che la maggior parte delle persone riesce a consumare in singoli pasti);

• la sensazione della perdita di controllo sull’atto del mangiare (ad esempio sentire che non ci si può fermare una volta iniziato a mangiare o che non ci si può astenere dal consumo del cibo).

• in alcuni casi, soprattutto quando il disturbo dura da molto tempo, la perdita di controllo può non essere assoluta: le abbuffate possono essere programmate, oppure possono essere interrotte bruscamente (ad esempio se un familiare entra inaspettatamente nella stanza). In ogni caso, l’abbuffata deve verificarsi in un arco di tempo piuttosto limitato (ad esempio due ore); questo significa che lo snacking, ovvero il piluccare, mangiucchiare continuamente piccole quantità di cibo durante la giornata non può essere definito un’abbuffata.

II. Comportamenti rivolti a compensare le abbuffate. Nella Bulimia Nervosa le abbuffate sono sempre seguite da condotte di compensazione, ovvero comportamenti orientati ad impedire l’aumento di peso: vomito autoindotto, abuso di farmaci lassativi e diuretici, digiuno, esercizio fisico eccessivo.

III. Frequenza delle abbuffate e delle condotte compensatorie: per poter parlare di diagnosi di Bulimia Nervosa, le abbuffate ed i comportamenti compensatori devono verificarsi almeno 2 volte alla settimana per 3 mesi.

IV. Preoccupazione estrema per il peso e le forme del corpo: così come le persone affette da Anoressia Nervosa, anche le persone bulimiche si preoccupanomolto del proprio aspetto fisico e del proprio peso e la loro autostima varia in base a questi due fattori. Si sentono sempre in dovere di seguire una dieta dimagrante e sono molto angosciate all’idea di poter aumentare di peso, deprimendosi se questo accade.

V. Il disturbo non si manifesta esclusivamente nel corso di episodi di Anoressia Nervosa: nel caso in cui una persona presenti episodi di abbuffate e vomito autoindotto, ma abbia un peso molto basso (inferiore all’85% del peso standard per età e altezza) verrà diagnosticata soltanto l’Anoressia Nervosa con abbuffate/condotte di eliminazione; se invece il suo peso è al di sopra dell’85% di quello standard si avrà una diagnosi di Bulimia Nervosa. In generale la persona che soffre di Bulimia Nervosa ha un comportamento più impulsivo di chi soffre di Anoressia. Le crisi bulimiche di solito sono favorite o precipitate da stati di umore negativo, condizioni interpersonali di stress, intensa fame a seguito di una restrizione dietetica, oppure da sentimenti di insoddisfazione relativi al peso, al cibo o alla forma del corpo. Chi soffre di bulimia manifesta una forte scontentezza nei confronti del proprio sintomo (abbuffate) che vive come minaccioso rispetto al desiderio di essere magra. Una persona bulimica ha infatti lo stesso desiderio di magrezza di chi soffre di Anoressia, ma non tollera le ferree restrizioni alimentari dell’anoressica.

Le psicologhe del Centro di Cura Bulimia:

Dr.sse: Giacinta Pini – Elena Massari – Chiara Moreschi

Articolo tratto dal periodico SANITA’ CAMUNA dell’A.S.L. di Vallecamonica n. 03/2009. Pagine 10,11, – autore Dr.sse: Giacinta Pini – Elena Massari – Chiara Moreschi

Questo il sito al quale poter consultare tutti i numeri del periodico: www.aslvallecamonicasebino.it